Visit Cefalù

Strette vie con panni appesi, case con balconi a picco sul mare, bambini che si gettano in acqua dal molo, un vecchio carretto con frutta di stagione, tutto questo e molto altro è Cefalù, una cittadina in riva al mare d’incredibile bellezza, destinazione amatissima da turisti di tutto il mondo, ma che in qualche modo è riuscita a mantenere immutata la sua essenza.

La storia di Cefalù rispecchia quella dell’intera Sicilia: un paese di pescatori dominato nel corso del tempo da diverse popolazioni, ed in particolare dagli arabi e dai normanni che ne hanno lasciato un segno evidente.

Si può iniziare a visitare questo borgo percorrendone il corso caratterizzato da negozietti, piazze vivaci e vicoletti anche strettissimi, fino a giungere alla maestosa Piazza Duomo, dove domina la Cattedrale, fondata da re Ruggero II d’Altavilla nel 1131, chiaro esempio di quella mescolanza di culture che si sono avvicendate nella città. La cultura araba, quella normanna e quella bizantina si fondono dando luogo ad un monumento d’incredibile bellezza ed importanza, tanto che nel 2015 è stato inserito all’interno dell’itinerario arabo-normanno patrocinato dall’UNESCO.
La Cattedrale è un’opera rimasta incompiuta, come testimoniano i suoi interni abbastanza spogli, ma che fanno emergere con ancora più forza la figura del Cristo Pantocratore sopra l’abside, che l’ha resa nota in tutto il mondo.
Di fianco alla Cattedrale si trova il chiostro medievale, il più antico della Sicilia, la cui particolarità è rappresentata dai capitelli, tutti diversi tra loro e finemente decorati con episodi biblici o storici.

Di fronte alla Cattedrale si erge il Municipio e, proprio accanto, nella Via Mandralisca, si può raggiungere l’omonimo museo in cui è allestita la ricca collezione del Barone Enrico Piraino di Mandralisca. All’interno si trovano più di 6000 volumi, francobolli, conchiglie, quadri e reperti archeologi.

L’Osterio Magno è un antico palazzo di Cefalù che sorge in pieno centro storico. Edificato da Re Ruggero II il normanno nel XII secolo, fu ampliato e fortificato dalla potente famiglia Ventimiglia che lo tramandò di generazione in generazione fino al 1602. Di notevole importanza storica e strutturale, presenta una grande cisterna di epoca romana, mentre le mura quadrangolari della torre risalgono al periodo normanno. Da notare sono le finestre, la grande trifora e le due bifore, di matrice chiaramontana, che affacciano sul salone del palazzo.

Proseguendo lungo il corso si giunge al Bastione di Capo Marchiafava, un baluardo di difesa, oggi uno dei punti più affascinanti di Cefalù, da cui godere dell’immensa bellezza del mare, per poi arrivare a Porta Pescara, unica superstite delle quattro porte cittadine, da cui sbirciare lo scorcio inatteso sul porto vecchio incorniciato da un arco gotico. Il consiglio è di raggiungere il molo al tramonto, quando si trasforma in una vera e propria cartolina grazie alla sabbia dorata, alle facciate colorate delle case e alle barchette dei pescatori tirate a secco.

Continuando a passeggiare in direzione del lungomare si incontra il Lavatoio medioevale: una scalinata in pietra lavica conduce ad una pavimentazione levigata dal tempo e ad una serie di vasche dotate dei classici appoggi che servivano per strofinare i panni, che si colmano con le acque che scorrono da ventidue bocche di ghisa disposte lungo le pareti sovrastate da basse volte. Queste vasche, colmate dalle acque del fiume Cefalino, secondo la leggenda erano alimentate dalle lacrime di una ninfa disperata per aver perso il suo amato.
Poco prima di giungere al lungomare ecco il Teatro Salvatore Cicero, che colpisce poco esternamente ma, una volta dentro, vi immergerete in una vera e propria bomboniera. È infatti un piccolo teatro all’italiana riccamente decorato che risale al 1814, oggetto di un recente restauro che ne ha rinnovato lo splendore.

Ed eccoci finalmente al lungomare: acque limpide ed un’ampia spiaggia dorata che dal tramonto diventa una delle mete della movida notturna di Cefalù, con i suoi numerosi bar, ristoranti e discoteche aperti fino a notte fonda.

In ultimo, per chi visita questa cittadina, una meta senza dubbio di notevole impatto è la Rocca, che domina silenziosa sul paese. Se avete scarpe comode e non vi trovate nelle ore più calde della giornata, salire fino in cima vale davvero la pena. Un sentiero immerso in una pineta vi conduce lungo il percorso, la cui difficoltà non è tanto legata alla lunghezza, quanto al dislivello di 240 metri e alle caratteristiche della strada che si inerpica verso l’alto tra casermette, mura di fortificazione, cisterne d’acqua, affioramenti rocciosi, resti del castello duecentesco e una rigogliosa macchia mediterranea. Il panorama che si gode dalle mura merlate, insieme alla visita del monumento più famoso della rupe, il Tempio di Diana, un santuario preistorico risalente al IX secolo a.C., rendono indubbiamente la Rocca una delle esperienze più belle da vivere a Cefalù.

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